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Quando praticare yoga durante la giornata?

Spesso ci si chiede quale sia il momento migliore per praticare o ancora quante volte sia utile farlo per ottenere dei risultati psicofisici.

Quando praticare yoga, dunque, e per quanto tempo? La mia risposta è: praticate tutti i giorni per una ventina di minuti almeno, ma se qualche volta non riuscite fatelo comunque per almeno 10 minuti.

Se invece riuscirete a ritagliarvi un’ora alla mattina e un’ora alla sera, allora sarà perfetto e, vedrete, i risultati non tarderanno ad arrivare.

I momenti migliori per la pratica dello yoga sono prima di tutto lontano dai pasti, quindi a stomaco vuoto.
Io consiglio anche di non bere durante la pratica così da non distogliere energia dall’insieme dell’organismo per farne confluire una parte verso alcuni organi, come lo stomaco, la vescica, l’intestino.

Praticare yoga al mattino

Se siete delle allodole e vi alzate solitamente molto presto, meglio.
Altrimenti, senza svegliarvi proprio all’alba, come consigliano gli orientali, potete anticipare di un po’ il suono della vostra sveglia; almeno di 20 minuti, diciamo.

La mattina lo stomaco sarà a digiuno, il corpo riposato, e basterà dunque risvegliarlo e riscaldarlo per “energizzarlo” al meglio, non solo a livello muscolare ma anche a livello della struttura ossea, del sistema endocrino e mentale.

Il vostro essere si preparerà in modo sano ed equilibrato a collegarsi con il mondo esterno.
Attiverete anche il vostro metabolismo, dando così la possibilità al corpo di bruciare più velocemente le calorie della colazione che farete dopo la vostra pratica.

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L’obiettivo della pratica mattutina è affrontare meglio con più carica, calma e lucidità, la vostra giornata.

Praticare yoga alla sera

Un altro momento propizio per praticare è la sera, al tramonto, o comunque prima di cenare.
La pratica della sera è rigenerante, detossinante, rilassante, e vi predisporrà al distacco dalla vostra giornata fatta di tensioni e stress, di problemi e fatiche fisiche/mentali/emozionali che avete dovuto sopportare.

Praticando yoga predisporrete il corpo e la mente al calo delle frequenze dei vostri organi interni, soprattutto del cervello.
La pratica serale vi riconcilia con voi stessi e vi fa davvero ritornare a casa in tutti i sensi.
L’organismo si detossina dai veleni quotidiani e predispone nuovamente il metabolismo a bruciare le calorie della cena, mentre la vostra mente può piano piano acquietarsi, preparandosi al relax che andrà a conciliare meglio il vostro sonno, per rigenerarvi in vista di una nuova giornata.

Dunque se la pratica mattutina sarà una sferzata di energia per carburare, quella serale sarà riconciliante per chiudere le porte con il mondo esterno e aprirle a voi stessi, recuperando l’energia consumata e fare il punto della situazione e della giornata e di come l’avete trascorsa e affrontata, portando con voi nuove esperienze.

Indulgenza e autodisciplina

Se non doveste riuscire a praticare due volte al giorno, non sentitevi in colpa, ma siate indulgenti seppure sempre autodisciplinati. Vorrà dire che almeno una volta in quella giornata avrete trovato un po’ di tempo per voi stessi.

Leggi anche: L’aspetto mentale nello Yoga

Conclusione

Occorre trovare la volontà, e la forza, per coltivare un’abitudine in questo caso molto sana per voi stessi. Rendete quel tempo come uno spazio prezioso e sacro, che niente e nessuno potrà togliervi.

All’inizio potrà sembrare difficile e allora sarà la forza a spingere sulla volontà, e viceversa, si creerà un connubio tale da far divenire il tempo per praticare un desiderio, un appuntamento di vita irrinunciabile, ovunque vi troviate e che vi regalerà frutti vitali che non hanno prezzo.

Buona pratica.
Namaskar.

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