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Stress da Natale, consigli dallo yoga

Come sopravvivere alle festività di dicembre e in particolare allo “stress da Natale”, grazie allo yoga.

Innanzitutto voglio augurarti un buon fine anno e un buon inizio 2023!

Ci siamo appena lasciati alle spalle il Natale e la sua strumentalizzazione commerciale che quest’anno è partita già da ottobre.

Un pretesto per il consumismo

Non so se pare solo a me o anche a te, ma si inizia a parlare di queste feste, con l’evidente scopo di aumentare le vendite ed il consumismo, ogni anno sempre prima.

Non mi stupirei se, tra qualche anno, già dopo il Ferragosto si iniziasse a parlare degli acquisti natalizi, delle prenotazioni nei locali per la festa di Capodanno o delle prenotazioni nelle località di villaggio invernale!

Il consumismo ci spinge sempre di più a correre da una festa all’altra e da una ricorrenza all’altra, impedendoci di assaporare il momento presente.

Feste di Natale, stress e ansie da prestazione

Impazzire a Natale per lo stress delle corse natalizie

Quest’ansia accresce lo stordimento da prestazioni, da perfezionismo nell’organizzazione della festa, dell’evento e della ricerca del regalo perfetto. 

Tutto ciò ci richiede poi un tempo abbastanza lungo per il recupero dell’energia e dello stress generato, quello che abbiamo chiamato lo “Stress da Natale”.

A me, pronunciare le parole: Natale, Capodanno, Epifania, Pasqua, Ferragosto… causa un senso di vertigine.

E a te? 🤔 

Pare quasi che la bellezza di questi momenti, di questi eventi con significati profondi e antichi, venga depauperata dal suo vero senso e ricchezza. Il tutto per una vetrina fatta di apparenza e di paura del giudizio da parte delle persone più vicine, a volte, figuriamoci degli altri. 

Tutto questo accumulo di stress e di paura del giudizio ci porta ad allontanarci da noi stessi, quando In effetti questo sarebbe un periodo di introspezione e di meditazione, un periodo in cui cade il solstizio d’inverno.

Simbologie e significati delle feste natalizie

Proprio così, il periodo invernale ricco di simbologie originali è molto lontano dal significato e dalla simbologia attribuitagli ai giorni nostri.

Il 25 dicembre nel cristianesimo è una data attribuita alla nascita di Gesù, ma che già da prima coincideva appunto al solstizio d’inverno, il momento in cui le ore di luce prevalgono sulle ore di buio.

La luce che vince sulle tenebre o il bene sul male, direbbero i cristiani.

In realtà questo periodo rappresenta in natura la fine di un ciclo e l’inizio di uno nuovo.

La vita che continua. La natura che si chiude su se stessa, alimenta e recupera le proprie energie, per poi schiudersi in primavera a nuova vita.

Solstizio d’inverno, un ciclo che si rinnova

Solstizio d'inverno

La prima celebrazione del solstizio d’inverno pare sia apparsa nell’antico Egitto, con la celebrazione di Horus, il Dio Sole.

Questa si è poi espansa in Oriente e in Occidente in epoche diverse, dal sud come al nord, dai Greci ai Romani, dagli Angli e i Sassoni; celebrando il solstizio d’inverno, la fine dell’anno e la nuova ascesa del Sole.

Una serie di riti pagani, di danze e di significati astrologici ed esoterici, poi aboliti con la nascita del Cristianesimo; che raccolse il significato della luce e della rinascita, che in natura è imputata al sole, come Rinascita Cristiana spirituale nella nascita del Cristo. 

Stress da Natale, oggi

Stress da Natale

Ai giorni nostri tutti i significati prima elencati sono stati ulteriormente modificati e annullati, venendo sostituiti da un periodo di corse sfrenate e forsennate verso il divertimento, verso l’acquisto del regalo, e verso la frequentazione sociale forzata

Tutta questa spersonalizzazione e allontanamento dal vero senso di questo periodo naturale ha creato in noi, esseri che fanno parte della natura, un senso di frustrazione, di ansia e di stress, con conseguenti disturbi fisici quali:

  • il mal di testa 
  • insonnia, 
  • irritabilità, 
  • senso di inadeguatezza, 
  • disagio fisico e psichico, 
  • cattiva digestione, 
  • fame d’aria e confusione mentale.

In questa fase si crea dunque un forte carico di stress, che noi abbiamo chiamato “da Natale” ma che è stato scientificamente riconosciuto e definito comedisturbo affettivo stagionale(Seasonal Affective Disorder, SAD).

Questo è un periodo ancora di poca luce, che crea carenze e squilibri biochimici nel cervello, con un abbassamento del livello di produzione degli ormoni che governano il tono dell’umore. A causa di ciò si generano più facilmente stati d’animo di tristezza e di malinconia.

Coincide a questo stato umorale il caos e la forzatura sociale del Natale. 

Ovviamente tutto ciò va ad impattare su ogni individuo in modo diverso, a seconda della propria condizione fisica ed economica, alla propria capacità di adattamento ai cambiamenti e, non ultimo, alle pressioni e forzature sociali del dover a tutti i costi fare qualcosa, divertirsi e frequentare un numero maggiore di persone, siano esse parenti, conoscenti, colleghi di lavoro e amici.

Insomma, bisogna sentirsi felici e in compagnia a tutti i costi.

Regali, compagnia, divertimento… ad ogni costo

Stress e solitudine nel periodo di Natale

Uno degli obblighi che questa ricorrenza porta con sé è regalare assolutamente qualcosa, anche senza il piacere di farlo. Spendere anche se non si può, aggravando magari una situazione economica già non facile; e sappiamo che, di certo, spendere di più non genera altro benessere ma semmai ancora più stress.

Sentirsi soli, dal momento che la società dice che bisogna stare in compagnia e divertirsi, è un’altra fonte di sofferenza che colpisce in particolare chi è solo e che per questo si sforza, magari, di stare in compagnia di persone non particolarmente gradite e molto diverse da lui/lei.

Pur di non sentirsi un diverso, uno sfigato, o una diversa, una sfigata. 

Insomma bisogna correre e fare qualcosa, uscire, assolutamente.

E allora ti chiedo: come si può fare ad uscire, a nostra volta, da questo girone infernale, senza sentirsi in difficoltà? 

Riprendiamo il controllo

Lo Yoga ci chiede di rispettare i principi di Yama e Niyama, cioè non fare male agli altri ma nemmeno fare del male a se stessi 

Forse ti starai chiedendo: cosa significa? 

In parole semplici significa non fare male, né a sé né agli altri.

Non solo a livello fisico, ma nemmeno a livello verbale, di atteggiamento o di pensiero 

Lo yoga ci suggerisce in questo periodo di riposare, di usare il momento di relax e di vacanza eventuale per meditare e per fare dell’introspezione; ovvero individuare gli obiettivi raggiunti nell’anno e quelli non raggiunti. 

Senza essere però troppo critici e severi con noi stessi.

Fissare gli obiettivi per il nuovo anno per il futuro, magari nuovi obiettivi, oppure quelli non ancora raggiunti.

insomma, questo dovrebbe essere un momento di sereno distacco, di recupero di energia, di pulizia mentale da pensieri e magari da persone che non vanno bene per noi, per ripartire al meglio nel nuovo anno.

Invece questo periodo, nella nostra società, rasenta il massimo del caos e dello stress 

Un altro consiglio che arriva dallo yoga è quello di riappropriarci del nostro benessere, fissare le nostre priorità e prendere le distanze dai fattori che generano in noi stress e malessere.

Come? 

Leggi anche: Yoga contro lo stress

Come sfuggire allo stress da Natale?

Innanzitutto praticando lo yoga! E non dico praticare tutto il giorno, bastano 20 minuti al giorno.

Leggi anche: Quando praticare yoga durante la giornata?

inoltre fare cose che ti piacciono, che ti fanno star bene, mangiare bene, bere molto e caldo, vedere e frequentare solo le persone con cui ti senti bene e che ti caricano positivamente. 

Non a tutti i costi devi frequentare tutti e a qualunque prezzo.
Inizia con l’eliminare la paura del giudizio degli altri su cosa fai, su cosa non fai, su chi frequenti e su chi non frequenti, se sei in compagnia o se sei da solo.

Fai soltanto Auguri sinceri

Auguri sinceri con gli amici e le amiche

Infine, pronuncia solo Auguri sinceri e soffermati, mentre lo fai, sul vero significato delle parole “Buon Natale”, “Buon Anno”, “Tanti auguri”.

Che cosa stai augurando a quella persona? A chi vuoi fare un vero e sentito augurio di rinascita, di luce, di un nuovo ciclo di vita?

Conclusioni

Ecco, se farai queste poche attenzioni, consigliate dallo yoga, potrai vivere queste feste trovando la gioia, la serenità e il vero senso del periodo di Natale e di fine anno.

Ti saluto e ti auguro con il cuore di passare dei momenti, dei giorni, in compagnia delle persone che veramente desideri. Oppure da solo, in compagnia della persona che ami di più, che devi amare di più cioè di te stesso.

Ciao a presto 

Namaste.

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