Yoga contro lo stress

Namastè, come stai?
In questo articolo ti parlerò dello stress e di come lo Yoga può aiutarti a combatterne gli effetti e a prevenirne le cause.

Forse è capitato anche a te di non sentirti bene con te stessa, di provare un tormento interiore, ansia, insoddisfazione e mancanza di autostima; tutti fattori capaci di generare una forte condizione di stress.

Stress che provoca un logorio costante dell’anima, spesso con conseguenze anche sull’efficacia del sistema immunitario. Non stupisce allora la comparsa di malesseri più o meno importanti, spesso definiti “psicosomatici” (ad es. la psoriasi).
Una condizione che potresti conoscere molto bene e allora, forse, adesso ti starai chiedendo: cosa posso fare per prevenire tutto ciò?

donna stressata che si copre gli occhi

Lo Yoga, un alleato sicuro contro lo stress

Ancora una volta, una valida risposta può arrivare dallo Yoga.

Noi esseri umani siamo tutti unici e irripetibili ma, allo stesso tempo, abbiamo una natura “duale” e per questo siamo spesso conflittuali, ambigui e perseguitati dalla paura della nostra unicità. Questo ci porta ad essere confusi nella ricerca del nostro talento e di ciò che veramente vogliamo essere e fare; incapaci di riconoscere il nostro scopo di vita o, come dice qualcuno, il nostro “perché”.

Tanto rumore dentro la nostra testa, dentro di noi, che ci rende ansiosi e insicuri. E allora, per proteggerci, ci mettiamo una bella maschera.

Una maschera, ma per difenderci da cosa?

Paura del giudizio

Tra le principali cause di condizionamento troviamo sicuramente la paura del giudizio degli altri. Consci delle nostre insicurezze, temiamo che gli altri possano giudicarci deboli, sbagliati, e che possano non accettarci (quando già non riusciamo ad accettare noi stessi).
Ecco quindi che ci camuffiamo, per nasconderci al giudizio o apparire ciò che non siamo.

E’ un timore tale che alla fine ci identifichiamo nella maschera indossata, dietro cui nascondiamo la nostra vera natura, i nostri sogni, la nostra unicità. Con il risultato che, alla fine, non riusciamo più a distinguere chi siamo e cosa vogliamo veramente.

Un bel problema, ma c’è dell’altro.

La gabbia del passato e la paura del futuro

Continuiamo a soffrire per ciò che è stato, il passato, oppure cadiamo nel circolo vizioso dei pensieri di paura per quello che sarà, il futuro.

Così facendo perdiamo l’unica cosa vera che possediamo: il presente. Quello che siamo, quello che possiamo fare, esprimere e le opportunità quotidiane che la vita ci offre nel momento del “qui e ora”.

La malattia dell’anima

Questo stato di malessere interiore, definito anche “malattia dell’anima”, esisteva anche ai tempi di Seneca. Si sosteneva di provare a intervalli uno stato interiore che non era né di guerra né di pace, nel quale non ci si sentiva mai completamente liberi, né dai rancori del passato né dalle paure del futuro. 

Pur consapevoli di vivere in una condizione accettabile, rimaneva sempre una sensazione interiore di malessere tormentoso, sgradevole; un sentirsi lunatici e lamentosi, non malati ma neppure sani.

Chi di noi non ha mai provato questo tipo di sensazione, certamente antica ma ancora molto attuale e moderna?

Guarire con il cambiamento

Se riusciremo a mantenere la mente tranquilla, l’intuizione e la concentrazione saranno ai massimi livelli, pronte a cogliere e sviluppare le opportunità che quotidianamente l’esistenza ci offre ma che la mente, offuscata da troppi pensieri inutili e/o negativi, non vede.

Un primo passo è fare silenzio dentro di sé, concedere un po’ di tempo a se stessi e fare pace con chi siamo per imparare ad essere contenti di ciò che abbiamo.  E’ infatti inutile focalizzarsi su cosa non si è e su cosa non si ha, molto meglio invece porre l’attenzione su cosa si è e su cosa si possiede.

Accettarsi, amarsi, dialogare con sé: servirà a ritrovare la forza di affrontare le sfide e le difficoltà della vita. Solo così si genera quel profondo senso di serenità e tranquillità che ci rende liberi.

Essere in pace è una condizione interiore non oggettiva ma molto soggettiva. 

Per raggiungere questa condizione sarà necessario immergersi nella vita, affrontandola, senza isolarsi dal mondo né rimuginando sui propri dolori, e agire con la piena responsabilità delle proprie scelte e delle relative conseguenze.

Coraggio e responsabilità dunque, ma anche fiducia in se stessi e autostima; ingredienti che soprattutto in questo periodo difficile e travagliato, appaiono come merce rara. 

Ma oggi è ancora possibile non essere stressati e ansiosi?

Voglio dirti che è proprio nei momenti più difficili che si può trovare la propria pace e serenità, poiché proprio le avversità possono fornire all’individuo lo stimolo e la forza necessari per raggiungere l’obiettivo definitivo e duraturo di pace e tranquillità.

Gli stessi eventi negativi che ci destabilizzano, a volte lasciando cicatrici difficili da rimarginare, possono anche renderci più forti e determinati. 

La condizione ideale degli esseri viventi è la calma; ma lo yoga ci insegna che “nulla è per sempre, tutto cambia e si trasforma”. Ecco quindi che a periodi ed episodi tristi, se ne possono alternare altri totalmente diversi e piacevoli.

Dopo un periodo negativo è allora importante, per evitare di rimanere in uno stato di disagio e paura, evitare di trascinare nel presente gli effetti e le emozioni collegate ad eventi negativi del passato.

Alla lunga, queste emozioni negative condizionerebbero la nostra vita, minandone la pace interiore.

Basta, è ora di reagire.

I danni dello stress e come contrastarlo con lo Yoga

La non accettazione di sè, la paura di non piacere, la “non libertà” dai pensieri di paura dovuti al passato o al futuro, così come lo stress provocato da stati di tensione e pressione continui, generano sentimenti quali:

  • attaccamento
  • aspettativa
  • ira
  • delusione

che rendono distorta la realtà, minandone una corretta percezione.

Inoltre avviene un’alterazione psico-fisica nell’organismo, durante la quale vengono contaminati sia il piano psichico sia il piano fisico e tutto ciò provoca delle vere e proprie reazioni chimiche nel corpo.

Reazioni che coinvolgono alcune ghiandole, come ad esempio le surrenali, spingendole a produrre una quantità esagerata di adrenalina.

Oppure coinvolgono organi vitali, quali il cuore che aumenta il suo battito, o il pancreas che non produce più enzimi sufficienti alla digestione. Ne consegue una produzione eccessiva di tossine sul piano fisico e psichico.

Queste tossine richiedono tempo per essere smaltite, ma un’eccessiva produzione porterà l’organismo ad intasarsi, con il rischio per l’organismo umano di sfociare in alterazioni croniche che andranno ad indebolire il sistema immunitario e gli organi vitali, e tra questi la mente.

La mente umana, quando viene fortemente intaccata da situazioni pesanti di stress persistente e da paura, può rimanere traumatizzata e generare costanti pensieri, percezioni della realtà non veritiere, creando storie ed emozioni distorte.

In che modo si può reagire a tutto ciò?

Prevenire e contrastare lo stress, con lo Yoga

Per combattere lo stress persistente e la sfiducia in sé occorre trovare un valido e forte alleato.

Lo Yoga è questo alleato: ci dà la possibilità di sviluppare l’attenzione, la presenza, il silenzio e l’ascolto interiore.

La pratica dello Yoga consente la riduzione dello stress; circoscrive, contiene e dissipa l’ansia, fa sorgere il coraggio, la forza, e aumenta l’autostima.

Praticando con costanza lo Yoga, attraverso gli ASANA, si aiuta il sistema immunitario, riducendo lo stress e rendendo il corpo sano e forte, reattivo agli attacchi esterni.

Le posizioni yogiche aumentano la forza, la presenza, l’equilibrio, il radicamento e la flessibilità (non solo fisica ma anche mentale) generando l’adattabilità ai cambiamenti e alla non-sofferenza.

Leggi anche: I benefici di paschimottanasana

A questo punto, se hai trovato interessante tutto questo, non ti resta che passare all’azione!

Se non hai mai fatto Yoga puoi iniziare ad avvicinarti alla pratica molto semplicemente e già da subito!

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Al prossimo articolo e, buon Yoga!

Namastè.

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