Il muscolo dell’Anima, lo psoas

Dolore alla schiena? Dolore alle anche? Problemi di digestione e magari pure disturbi del sonno?
E se dipendesse dallo psoas? E proprio di lui voglio parlarvi oggi, di un muscolo spesso trascurato durante la pratica dello yoga: lo psoas, o muscolo ileopsoas, detto anche “il muscolo dell’anima”!

Cos’è lo psoas?

Lo psoas, o muscolo ileopsoas, è un muscolo che si trova nella parte posteriore del bacino dunque dell’addome ed è collegato alle vertebre lombari e al diaframma, perciò nello yoga viene chiamato “Muscolo dell’anima”, soggetto alle pressioni anche emotive.

È uno dei principali muscoli che controlla il movimento delle anche, ma è anche coinvolto nella respirazione, visto il suo collegamento al diaframma e se il diaframma è  bloccato lo sono anche i muscoli respiratori davanti al tronco in questa zona (addominali, intercostali, piccolo e gran dentato). Lo psoas risulterà rigido ed ecco crearsi lo scompenso, non solo respiratorio, ma anche digestivo per meno affluenza di sangue allo stomaco, e si sa che nella fase digestiva lo stomaco richiede una grande quantità  di sangue ben ossigenato, per lavorare al meglio e non stressare l’organo vitale quale è il pancreas, utile in questo processo.

Essendo poi legato altresì alle anche, ecco che peggiora la deambulazione e vengono inficiati l’equilibrio e la postura, con un conseguente e non indifferente male alla schiena, cioè in particolare alla zona lombare dove è ancorato.

Muscolo dell’anima e benessere emotivo

L’ileopsoas è un muscolo molto importante, in quanto aiuta a mantenere l’equilibrio del corpo e a sostenere la colonna vertebrale.

Lo psoas è sensibile al benessere emotivo e secondo alcune teorie,  potrebbe essere coinvolto nella regolazione delle emozioni e nella gestione dello stress.

Lo psoas può essere influenzato da fattori come lo stress, la sedentarietà e le posture sbagliate. Per questo motivo, è importante mantenerlo  forte e flessibile attraverso una pratica regolare di yoga.

Leggi anche: Yoga contro lo stress

Quali disturbi possono derivare dallo psoas?

Quando lo psoas non è adeguatamente allenato, può causare diversi disturbi, tra i quali:

  • Dolore alla schiena: lo psoas ha un’influenza sulla curvatura della colonna vertebrale e sulla postura in generale, quindi uno psoas debole o rigido può contribuire a dolore e mal di schiena.
  • Dolore alle anche: lo psoas è uno dei principali muscoli che controlla il movimento dell’anca, quindi uno psoas troppo rigido o debole può causare dolore e limitare la mobilità dell’anca.
  • Problemi di digestione: lo psoas è anche coinvolto nella respirazione e nella digestione, quindi uno psoas irrigidito può contribuire a problemi di digestione come costipazione o diarrea.
  • Insufficiente mobilità: uno psoas debole o rigido può limitare la mobilità delle anche e della schiena, rendendo difficile svolgere alcune attività quotidiane come camminare o sollevare oggetti pesanti.
  • Disturbi del sonno: lo psoas è strettamente legato alle emozioni e allo stress, quindi uno psoas inefficiente può contribuire a disturbi del sonno come l’insonnia.

Il muscolo dell’anima

Come già anticipato, lo psoas è spesso definito il “muscolo dell’anima”, dal momento che è strettamente legato al respiro influenzato dalle emozioni e dallo stress. Quando siamo stressati, il diaframma e lo psoas possono contrarsi e irrigidirsi, causando tensione e dolore.

Fortunatamente, ci sono alcuni esercizi di yoga che possono aiutare a rilassare e rafforzare lo psoas. Ecco alcuni esempi di esercizi che potete provare:

Trikonasana, il triangolo 

Trikonasana è una posizione yoga nota anche come “triangolo” o “triangolo laterale”. In questa posizione, si aprono le gambe più dell’ampiezza del bacino, allunga una gamba in avanti piegando il ginocchio, mentre l’altra viene distesa indietro. Il busto viene ruotato verso la gamba flessa. Posiziona un braccio a terra, all’interno del piede in affondo, mentre l’altro braccio viene esteso verso l’alto. Da ripetere sull’altro lato.

Kapotasana, il piccione reale 

La posizione del “piccione reale” o Kapotasana è una posizione yoga che porta flessibilità e forza. In questo asana, mettiti in posizione di quadrupedia, quindi porta una gamba estesa dietro a terra, mentre per quella davanti piega il ginocchio e fallo cadere lateralmente.

Appoggia le mani con forza sul tappetino mantenendo le braccia tese; allunga il busto verso l’alto. Ripeti poi sull’altro lato.

Questa posizione è utile per migliorare la flessibilità della schiena, delle gambe, la forza delle braccia, migliora la postura e l’equilibrio e soprattutto allunga gli psoas.

Natarajasana, lo shiva danzante

La posizione yoga dello shiva danzante, nota anche come Natarajasana, è una posizione di equilibrio che richiede forza e flessibilità. In questa posizione, una gamba è sollevata dietro, con il ginocchio piegato e la punta del piede verso l’alto, mentre l’altra gamba è in affondo in avanti.

Il busto è inclinato parallelo al tappetino; un braccio è esteso in avanti parallelo alla testa mentre l’altro va ad afferrare posteriormente il piede sollevato. La stessa posizione va poi ripetuta dall’altra parte.

Questo asana richiede richiede concentrazione, equilibrio e rende elastici lo psoas, la schiena, le gambe e le braccia.

Altri asana per il muscolo dell’anima?

Ci sono altre posizioni utili per l’allungamento dello psoas, ad esempio tutti gli affondi, compreso l’angolo laterale esteso, ma anche i 3 asana del guerriero: Virabhadrasana 1, Virabhadrasana 2 e Virabhadrasana 3.

Un’ultima posizione, tratta dallo Yoga Terapia, che puoi provare è la seguente:
Sdraiati a terra in shavasana, piega le ginocchia e mantienile lontane dall’addome, le gambe così flesse formano un angolo di 90 gradi e i polpacci sono paralleli al tappetino, contrai gli addominali, Così da mantenere la fascia lombare aderente a terra, questa è un’ottima posizione per ottenere l’allungamento massimo dei tuoi psoas

Includere questi esercizi nella vostra pratica di yoga può aiutare a rilassare e rafforzare lo psoas, migliorando la vostra postura e il vostro benessere generale.

Inoltre, è importante ricordare che lo yoga non è solo una pratica fisica, ma anche mentale e spirituale. Prendersi cura del proprio corpo attraverso lo yoga significa anche prendersi cura della mente e delle emozioni. Quindi, oltre a fare questi esercizi specifici, cercate di incorporare anche la meditazione e la respirazione profonda nella vostra pratica di yoga.

Se avete problemi di dolore alla schiena o alle anche, o se semplicemente volete migliorare la vostra postura e il vostro benessere generale, considerate l’inclusione di questi esercizi nella vostra pratica di yoga.

Leggi anche: Yoga e mal di schiena, 5 asana per il benessere

Conclusioni

Quindi, iniziate a fare yoga e non dimenticate di prestare particolare attenzione allo psoas! La vostra schiena, le vostre anche e il vostro benessere vi ringrazieranno.

Iniziare a fare yoga può sembrare intimidatorio, soprattutto se siete nuovi o se avete problemi di dolore o di mobilità. Tuttavia, ci sono molte varianti e modifiche che possono essere fatte per adattare gli esercizi alle vostre esigenze individuali.

Ricordate che lo yoga è per tutti, indipendentemente dall’età o dal livello di forma fisica.

Con la pratica costante, vedrete presto i benefici dello yoga sulla vostra salute fisica e mentale. Prendetevi cura del vostro corpo e della vostra mente attraverso lo yoga, e non dimenticate di prestare particolare attenzione al vostro muscolo dell’anima, allo PSOAS!

Namastè.

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